NORMATIVE LEGISLATIVE








Istituto Omnicomprensivo Statale
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Normative legislative nazionali ed internazionali
nel  Nuoto

Premessa
La FIN Federazione Italiana Nuoto ha sede a Roma ma è presente su tutto il territorio con i propri    comitati regionali e  i rappresentanti e fiduciari locali. è stata fondata nel 1899 come Federazione Rari Nantes e ha lo scopo di promuovere, organizzare, disciplinare e diffondere le discipline natatorie in Italia e all'estero.  Le discipline che fanno riferimento alla FIN sono: Nuoto, Pallanuoto, Tuffi, Nuoto Sincronizzato, Nuoto in acque Libere e Nuoto per Salvamento.
Le società, in virtù dei punteggi acquisiti nello svolgimento di attività di formazione ed agonistica, costituiscono la base democratica dell'assemblea elettiva, organo che elegge il presidente, il consiglio federale ed i revisori dei conti.
Gli interlocutori naturali della FIN sono il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) e il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI). La FIN svolge la propria attività secondo le leggi e le regole previste da questi due organi.  La FIN è inoltre parte della Fédération Internationale de Natation Amateur (FINA) massimo organo mondiale delle attività natatorie che organizza i Campionati mondiali e promuove la pratica del nuoto in ogni sua forma e coordina l'attività agonistica internazionale); della Ligue Européenne de Natation (LEN), equivalente organo continentale.  Per il Nuoto per Salvamento, la FIN è affiliata alla International Life Saving (ILS) e alla International Life Saving Europe, massimi organi internazionali della specialità.
Com’è struturata la FIN ?
La Federazione Italiana Nuoto si avvale di una struttura composta di vari organi, alcuni dei quali eletti dall'Assemblea Generale, (suo massimo organo), altri nominati dal Consiglio Federale o dal Comitato Olimpico (CONI). Gli Organi previsti dallo statuto sono:

*    Il Presidente (eletto)
Il Presidente ha la rappresentanza legale della Federazione, ne controlla il funzionamento degli Organi e Uffici, nel rispetto dell'autonomia e del principio della separazione di poteri. Firma gli atti federali e ne delega la firma, convoca le Assemblee, convoca di sua iniziativa il Consiglio Federale, rispettivamente il Consiglio di Presidenza ed il Consiglio Federale;
*    Il Consiglio Federale (eletto)
Il Consiglio Federale, composto dal Presidente, 18 Consiglieri e al quale partecipano il Segretario Generale e i Revisori dei Conti, delibera sulle principali decisioni relative alla gestione e all'amministrazione della FIN.
Il Consiglio di Presidenza attua le deliberazioni dal Consiglio Federale.
Provvede alla conduzione dell'attività della Federazione.
Può adottare provvedimenti aventi carattere d'urgenza da sottoporre a ratifica del Consiglio Federale.
Il Collegio dei Revisori dei Conti esercita il controllo sull'intera gestione economica - finanziaria della Federazione e di tutti i suoi Organi.
*    Il Segretario Generale (nominato)
Il Segretario Generale coordina e dirige la struttura federale, composta dagli Uffici e Servizi necessari per dare esecuzione alle deliberazioni degli organi federali.
*    La Giustizia Federale(nominata)
 I vari organi della Giustizia Federale sono preposti a far si che vengano rispettate le norme contenute nello Statuto e nei Regolamenti federali. La Giustizia Federale giudica, emette sentenze ed eroga sanzioni per i contravventori delle normative federali.
*    I Comitati Regionali (eletti)
I Comitati Regionali rappresentano la Federazione nell'ambito della Regione, applicando e facendo applicare tutte le norme e direttive emanate dagli Organi Centrali.
*    I Comitati e i delegati provinciali (nominati)
I Comitati e i delegati provinciali rappresentano la Federazione nell'ambito della Provincia, applicando e facendo applicare tutte le norme.
*    Il Gruppo Ufficiali Gara (nominato)
Il G.U.G. ha lo scopo di reclutare, organizzare e disciplinare gli Ufficiali Gara della F.I.N. e di provvedere, per loro mezzo, alla esatta applicazione dei Regolamenti tecnici e delle relative norme federali
*    I Fiduciari (nominati)
Il Fiduciario locale è nominato dal Consiglio Federale e ha giurisdizione nel Comune nel quale espleta i compiti assegnatigli dal Comitato Regionale.
Sono preposti alla conduzione ed amministrazione delle varie branche di attività, interne ed esterne, che fanno capo alla FIN all'interno dei settori possono lavorare le Commissioni (nominate) preposte allo studio, all'ideazione e alla formulazione di aspetti relativi alle materie specifiche per le quali sono nominate.


Da quali normative è regolamentata la FIN ?

*    Lo Statuto approvato dalla XVIII Assemblea Straordinaria del 22 ottobre 2011 e successivamente ratificato dalla Giunta Nazionale del C.O.N.I. n.11 del 2 febbraio2012, è l'atto normativo fondamentale che disciplina l'organizzazione e il funzionamento della FIN.
*       Regolamento Organico 
*       N.O.G. - Norme Organizzative Generali comuni a tutte le specialità
*       Privacy - Acquisizione Consenso     
*       Svincoli Alteti ex art.5 comma 9 Statuto FIN                      


                                                                                   

Il Regolamento Tecnico   

IlREGOLAMENTO TECNICO”    è l’unica fonte normativa  che deve essere adottata, e puntualmente seguita da tutti gli Organi che fanno parte della Federazione Italiana Nuoto sia  Nazionali e Regionali, in occasione di manifestazioni organizzate o approvate dalla Federazione Italiana Nuoto.
Le norme dovranno sempre essere applicate tenendo conto dei comportamenti che la
Federation Internazionale de Natation (FINA) suggerisce agli Ufficiali di Gara.
Del regolamento tecnico 2009-2012, così articolato, analizzeremo alcuni argomenti per voi importanti che riguardano anche i “fondamentali “della disciplina del nuoto nei vari stili e la gara.


1 DIREZIONE DELLE MANIFESTAZIONI
2 UFFICIALI DI GARA
3 COMPOSIZIONE DELLE BATTERIE, SEMIFINALI E FINALI
3.A COMPOSIZIONE DELLE SERIE
* 4 LA PARTENZA
*  5 NUOTATA A STILE LIBERO  
*  6 NUOTATA A DORSO  
*  7 NUOTATA A RANA
*  8 NUOTATA A FARFALLA
*  9 NUOTATA A STILE MISTO
*  10 LA GARA
11 CRONOMETRAGGIO pag. 17
12 PRIMATI pag. 18
13MODALITA’ PROCEDURALI IN FUNZIONE DEI SISTEMI DI CRONOMETRAGGIO pag. 20

*   LA PARTENZA
La partenza nelle gare di Stile libero, Rana, Farfalla e Misti Individuali, avviene con un tuffo. Al fischio lungo del Giudice Arbitro i concorrenti devono salire sul blocco di partenza. Al comando del Giudice di Partenza, "a posto" (in Inglese: Take your marks), devono assumere immediatamente una posizione di partenza con almeno un piede sul bordo frontale del blocco. La posizione delle mani non è rilevante. Quando tutti i concorrenti sono fermi, il Giudice di Partenza deve dare il segnale di partenza. Nelle gare di nuotata a Dorso e Staffetta Mista, la partenza avviene dall'acqua. Al primo fischio lungo del Giudice Arbitro i concorrenti devono entrare immediatamente in acqua. Al secondo fischio lungo delGiudice Arbitro i concorrenti devono tornare alla posizione di partenza senza inopportuni ritardi. Quando tutti i concorrenti hanno raggiunto tale posizione il Giudice di Partenza impartisce il comando "a posto" (in Inglese: Take your marks). Quando tutti i concorrenti sono fermi, il Giudice di Partenza deve dare il segnale di partenza.
( Nei Giochi Olimpici, Campionati del Mondo ed altre manifestazioni FINA, il comando "a posto" (Take your marks) deve essere in inglese e il segnale di partenza deve essere diffuso mediante molteplici altoparlanti,montati uno per ciascun blocco di partenza)
Ogni nuotatore che parta prima che il segnale di partenza sia stato dato, deve essere squalificato. Se il segnale è emesso prima che la squalifica sia dichiarata, la competizione deve continuare e il nuotatore o i nuotatori devono essere squalificati al termine della competizione. Se la squalifica è dichiarata prima dell’emissione del segnale, questo non deve essere dato e i nuotatori rimasti devono essere riconvocati per la ripetizione della partenza.
 Ogni nuotatore che, assunta la posizione di partenza, non sia immobile al momento dell’emissione del segnale deve essere squalificato per “falsa partenza”.







*    STILE LIBERO

E’ uno dei quattro stili ufficiali del nuoto. Le norme FINA impongono pochissime restrizioni sull'azione natatoria dei nuotatori. Stile libero significa che in una gara così designata il concorrente può nuotare in qualsiasi stile, tranne che nelle gare dei misti individuali o della staffetta mista, nelle quali stile libero significa qualsiasi stile diverso da dorso, rana, farfalla.  Il concorrente deve toccare la parete con una parte qualsiasi del corpo al completamento di ogni vasca ed all'arrivo.
Una parte qualsiasi del corpo del concorrente deve rompere la superficie dell’acqua per tutta la durata della gara, con l’eccezione che, al concorrente stesso, sarà consentito rimanere in completa immersione nel corso della virata e per una distanza non superiore a 15 metri dopo la partenza e dopo ogni virata. Da quel punto, la testa deve avere rotto la superficie dell’acqua.




*    DORSO
Il dorso, più raramente crawl sul dorso (inglese: backstroke o back crawl) è uno dei quattro stili ufficiali del nuoto e l'unico dove il volto dell'atleta non è rivolto verso il fondo della piscina. Prima del segnale di partenza, i nuotatori devono allinearsi nell'acqua, rivolti verso il bordo di partenza, con entrambe le mani aggrappate alle maniglie di partenza. E' vietato prendere posizione con i piedi dentro o sulla canaletta, o piegare le dita sopra il bordo della stessa. Al segnale di partenza e dopo l’esecuzione della virata, il concorrente dovrà spingersi e nuotare sul dorso per tutta la durata della competizione, eccetto quando esegue una virata come stabilito alla norma. La normale posizione sul dorso può includere un movimento rotatorio del corpo fino a un limite prossimo a 90 gradi dal piano orizzontale, ma senza raggiungerli. La posizione della testa non è rilevante. Una parte qualsiasi del corpo del concorrente deve rompere la superficie dell'acqua per tutta la durata della competizione. E’ permesso al concorrente di essere completamente immerso durante la virata, al termine della competizione e per una distanza non superiore ai 15 metri dopo la partenza e dopo ogni virata. Da quel punto la testa deve avere rotto la superficie dell'acqua. Nell’eseguire la virata il concorrente deve toccare la parete con una parte qualsiasi del corpo. Durante la virata le spalle possono essere ruotate oltre la verticale fino sul petto, dopodiché per iniziare la virata è consentita una trazione continua di un singolo braccio o simultanea di entrambe le braccia. Il concorrente dovrà essere ritornato ad una posizione sul dorso nel momento in cui si stacca dalla parete. Al termine della competizione il concorrente deve toccare la parete rimanendo sul dorso.

*    RANA

E’ uno dei quattro stili ufficiali del nuoto. Considerato uno stile molto faticoso e complesso, è tra i quattro stili del nuoto il più lento. Dall'inizio della prima bracciata dopo la partenza e dopo ogni virata, il corpo deve essere mantenuto sul petto. Non è permesso ruotare sul dorso in nessun momento. Per tutta la competizione, il ciclo di nuotata deve essere costituito nell’ordine da una bracciata seguita da un colpo di gambe. Tutti i movimenti delle braccia devono essere simultanei e sullo stesso piano orizzontale, senza movimenti alternati. Le mani devono essere spinte in avanti insieme dal petto sopra, sotto o alla superficie dell'acqua. I gomiti devono rimanere sotto la superficie dell'acqua, ad eccezione dell’ultima bracciata prima della virata, durante la virata e nella bracciata finale all’arrivo. Le mani devono essere riportate indietro, sotto o alla superficie dell'acqua. Le mani non devono essere riportate indietro oltre la linea delle anche, ad eccezione che nella prima bracciata dopo la partenza e dopo ogni virata.
Durante ogni ciclo completo una parte qualsiasi della testa del concorrente deve rompere la superficie dell'acqua. Dopo la partenza e dopo ogni virata, lo stesso può eseguire una bracciata completa all’indietro fino alle gambe. La testa deve rompere la superficie dell’acqua prima che le mani ruotino verso l’interno, al culmine della parte più ampia della seconda bracciata. Fintanto ché il concorrente è completamente immerso gli è consentito un singolo colpo di gambe a delfino verso il basso, seguito da un colpo di gambe a rana. A seguire, tutti i movimenti delle gambe devono essere simultanei e nello stesso piano orizzontale, senza movimenti alternati. Interpretazione: il calcio a delfino non è parte del ciclo ed è permesso esclusivamente alla partenza ed alle virate
mentre le braccia vengono spinte indietro verso le gambe o dopo il completamento della bracciata durante l’immersione completa, seguito da un calcio a rana. Durante la parte propulsiva del colpo di gambe, i piedi devono essere ruotati verso l'esterno. Non sono permessi calci a forbice, battute di gambe rapide ed irregolari e calci a delfino. E' permesso rompere la superficie dell'acqua con i piedi, a condizione che non ne consegua un calcio a delfino verso il basso. Il tocco, ad ogni virata e all’arrivo della competizione, deve essere effettuato con entrambe le mani simultaneamente sopra, sotto o al livello dell’acqua. Dopo l’ultima trazione di braccia precedente al tocco, la testa può essere immersa, a condizione che la stessa rompa almeno per un istante la superficie dell’acqua, nel corsodell’ultimo ciclo completo o incompleto che precede il tocco stesso.

*    FARFALLA
Dall’inizio della prima bracciata, dopo la partenza e dopo ogni virata, il corpo deve essere tenuto sul petto. In immersione è consentito effettuare colpi di gambe con il corpo posizionato sul fianco. Non è permesso ruotare sul dorso in nessun momento.
Le braccia devono essere portate in avanti sopra l'acqua contemporaneamente e portate indietro simultaneamente per tutta la gara. Tutti i movimenti in su e in giù delle gambe devono essere simultanei. Gambe e piedi non devono necessariamente essere allo stesso livello, ma non sono consentiti movimenti alternati delle une o degli altri. Il movimento del calcio a rana non è permesso. Ad ogni virata e all’arrivo si deve toccare con entrambe le mani simultaneamente sopra, sotto o al livello dell'acqua. Dopo la partenza e dopo ogni virata, è consentito al nuotatore effettuare uno o più colpi di gambe ed una singola trazione subacquea delle braccia, che deve portarlo alla superficie. Al concorrente è permesso restare in completa immersione per una distanza non superiore a 15 metri, dopo la partenza e dopo ogni virata. Da quel punto, la testa deve avere rotto la superficie. Il concorrente deve rimanere in superficie fino alla successiva virata o all’arrivo.



*    NUOTATA A STILE MISTO

Nelle gare miste individuali, il concorrente percorre i quattro stili di nuoto nel seguente ordine: farfalla, dorso, rana e stile libero.
Nelle gare a staffetta mista, i concorrenti percorrono i quattro stili di nuoto nel seguente ordine: dorso, rana, farfalla e stile libero.
Ogni frazione deve essere completata in ottemperanza alle norme che si applicano allo stile che la riguarda.



* VIRATA

Il cambio di direzione che l'atleta deve eseguire una volta terminata la vasca prende il nome di Virata. Essa prevede in ogni caso, con differenti modalità a seconda dello stile nuotato, che l'atleta tocchi il muro, pena la squalifica, cosa che avviene anche se, durante le fasi della virata, l'atleta si appoggia e si sostiene a frangiflutti o direttamente dal bordo della vasca.

La virata stile-stile prevede un contatto con il muro con qualsiasi parte del corpo; solitamente, essa è effettuata sfruttando l’ultima bracciata per la spinta verso il basso per eseguire una sorta di capriola che termina quando i piedi sono rivolti verso il muro; la rotazione del busto per ritornare in posizione "prona" può avvenire sia durante l'esecuzione della capriola, sia durante la fase di spinta.

La virata dorso-dorso prevede anch'essa semplicemente un contatto con il muro con qualsiasi parte del corpo. È consentito, prima della virata, l'esecuzione di una bracciata a stile: il nuotatore si deve girare sulla pancia una bracciata prima della fine della vasca per poter effettuare il cambio di direzione. L'innovazione però è recente, in precedenza si usava toccare il bordo con una mano rimanendo sul dorso e effettuare una "capriola all'indietro", ruotando poi il busto quando i piedi erano ancora a contatto con il muro per ritornare in posizione supina.
Per quanto riguarda la virata dorso-rana si finisce la vasca a dorso e si tocca obbligatoriamente il bordo con una mano; una volta toccato il muro ci si gira semplicemente dalla posizione supina a quella prona; una variante della suddetta virata contempla la capriola all'indietro, affine alla vecchia virata a dorso: dopo aver toccato il bordo con una mano si effettua una capriola all’indietro che termina con una spinta dal bordo quando i piedi sono accostati al muro, questo per facilitare la parte subacquea (nella rana il primo movimento, ovvero bracciata, gambata e scivolamento, può essere effettuato completamente sott’acqua).
Le virate rana-rana, rana-stile, e delfino-delfino, delfino-dorso, sono meno complesse, o meglio, differenti. In esse vale il "tocco e riparto" ovvero si tocca obbligatoriamente il bordo in modo simultaneo con entrambe le mani e si riparte nello stile prefissato.

 



*   LA GARA
Un concorrente che nuoti il percorso di gara da solo deve coprire l'intera distanza per classificarsi.
Un concorrente deve terminare la competizione nella stessa corsia in cui la ha iniziata.
In qualsiasi gara un concorrente, nell’effettuare la virata, deve prendere contatto fisico con la parete terminale della vasca o del percorso. La virata deve essere effettuata dalla parete e non è permesso spingersi o slanciarsi dal fondo vasca. Stare in piedi sul fondo della vasca nel corso delle gare a stile libero, o della frazione a stile libero delle gare miste, non comporta la squalifica del concorrente, purché egli non cammini.
Non è permesso tirarsi alla corda o ai galleggianti di delimitazione della corsia.
Ostacolare un altro concorrente nuotando attraverso una corsia diversa dalla propria o interporsi in altro modo, comporta la squalifica. Nel caso di infrazione intenzionale il Giudice Arbitro deve deferire il fatto ai Competenti Organi Federali.
Non è permesso ad alcun concorrente utilizzare dispositivi in grado di incrementare, in competizione, la sua velocità, galleggiabilità o resistenza (guanti palmati, pinne, ecc.). Sono ammessi gli occhialini. Sarà squalificato dalla sua prossima gara nella manifestazione qualsiasi concorrente che, mentre si sta svolgendo una competizione alla quale non sia iscritto, entri in acqua prima che tutti i nuotatori impegnati abbianoterminato la prova.
Ogni squadra di staffetta è composta da quattro concorrenti.
Nelle gare a staffetta, la squadra di un concorrente i cui piedi hanno perso il contatto con il blocco di partenza prima che il frazionista che lo precede abbia toccato la parete sarà squalificata. Sarà squalificata qualsiasi squadra di staffetta in cui un componente, diverso da quello designato a nuotare la frazione in corso, entri in acqua mentre si svolge la competizione e prima che tutti i concorrenti di tutte le squadre l’abbiano portata a termine.
I componenti di una squadra di staffetta ed il loro ordine di partenza devono essere designati nominativamente prima della gara. In una competizione a staffetta ogni concorrente può gareggiare in una sola frazione. La composizione di una squadra di staffetta può essere cambiata tra le batterie e le finali. Nuotare in ordine diverso da quello di iscrizione comporta la squalifica. Qualsiasi concorrente che abbia terminato la propria competizione o la propria frazione di staffetta deve lasciare la vasca il più presto possibile, senza ostacolare altri concorrenti che non abbiano ancora completato il percorso. Il concorrente che commette ostruzione, o la sua squadra di staffetta, saranno squalificati.
Se un’infrazione compromette la possibilità ad altri concorrenti di ottenere esiti positivi dalla propria competizione, il Giudice Arbitro ha facoltà di consentirgli di gareggiare in una batteria o turno di semifinale successivi. Se l’infrazione si verifica in una finale, il Giudice Arbitro può disporne la ripetizione, con tutti i concorrenti.
Qualora non fosse possibile inserire il concorrente che deve ripetere la competizione in una batteria o turno di semifinale successivi, dovrà essere previsto una batteria o turno supplementare.